Identità Digitale tra narcisismo e multipersonalità
Daniele Pauletto
psicologo digitale
Il
narcisismo, vanitoso
compiacimento di sé che nei casi più gravi porta a manipolare eventi, persone,informazioni
in funzione della valorizzazione del proprio ego.
Il narcisismo è ormai così
diffuso nella società che da “malattia” può essere considerato una
caratteristica sociale, centrano, probabilmente, due tecnologie che hanno dato un
enorme sviluppo al narcisismo.( vedi Willy Pasini L'autostima
)
Il telefonino, e ancor più nella sua evoluzione negli smartphone, con
la sua litania «Io sono qui, tu dove sei?» è lo strumento tipico di una
«comunicazione narcisista».Inoltre la cultura attuale dell'apparire, che ci
viene trasmessa in particolare dalla televisione e dagli altri media, diventano
cassa di risonanza del narcisismo. Potremo aggiungerci, ultimi arrivati, i social
network, che consentono te 24 ore al giorno ( always on) di compiacersi per
avere tanti amici e di poter esibire loro pensieri, foto, immagini, musiche,
permettendo a tutti - l'illusione - di sentirsi al centro dell'attenzione:
proprio quel che desiderano i narcisi.
Tuttavia la società odierna è
talmente impregnata di narcisismo che sta mettendo in discussione il fatto di
considerarlo malattia. Gli esperti statunitensi (Il comitato dell’American Psychiatric
Association ) hanno
dichiarato che quello del narcisismo è un tema che va rivisto alla luce di un
cambio della società che è ormai risaputamente definita su l’immagine di sè.
Narcisismo
digitale
Per alcuni
autori i contenuti prodotti dal web ,il web partecipativo fatto di blog (
“diari” comunicativi e tematici su internet autogestiti), video-audio-foto
sharing ( video e foto condivise ), twitter ( micromessaggi istantanei di 140
caratteri come gli sms ),mashup ( riassemblare e rielaborare i contenuti in
forme nuove ) , sono i nuovi prodotti della
comunicazione su internet "non-sense” e autoreferenziali, autocitazioni
che vanno a gratificare l'Io. Tali comunicazioni sfociando poi nell’ egosurfing ( la ricerca di quante
citazioni/segnalazioni sono presenti nel web attraverso una semplice ricerca ad
esempio con Google), che vanno ad alimentare il proprio
narcisismo digitale
L'io con cui eravamo abituati a lavorare prima dell’avvento del mondo digitale,
ora si frammenta, vivendo una
molteplicità del sé, manifestandosi in diversificate multipersonalità, delle
identità digitali mutevoli.
Nella Websfera ( il mondo del web ) domina la
comunicazione comunque e ovunque, con qualsiasi media, multimediale
(foto,immagini,video, brevi testi) e multidevice (smartphone,laptop,tablet, iphone,
ipad) che consento, costringono, ad essere presenti sempre nell’arco della
giornata.
Tutto va
sperimentato, condividendo esperienze ( tramite i social
network Facebook in primis), coltivando relazioni in gruppi reali o virtuali seppur di
breve durata, o creati per l'occasione.
Si vivono così
mutevoli forme di coscienza,così che l’io analogico si trasforma in un Io
digitale, (digit-IO ), un ego proteiforme,
flessibile, capace di adattarsi continuamente alle nuove circostanze,
trasformandosi in forme di mimetismi buoni per ogni occasione incontrata nella Rete (Internet).
Si
sta imponendo una cultura del narcisismo digitale in cui si utilizza Internet
per diventare noi stessi le notizie,l’informazione”. Andrew Keen ( The Cult of the Amateur)
Alcuni autori evidenziano che il 90% delle comunicazioni digitali,
prevalentemente quelle su facebook, twitter, sono come dicevamo non-sense, autopromozioni,
“chiacchiericcio” confinato ad orizzonti limitati che non vanno oltre la
propria egosfera.
Non è nuova la critica a una cultura attuale sempre più individualista, in cui
l’estetica, la conoscenza e la verità si muovono al di là della comunità per
orientarsi e isolarsi verso il se stessi .
La sola autorità ammessa è l’Io, l’identità a sua volta mandata in frantumi
dalla cultura dell’anonimato online.
"Il
continuo flusso informativo è un vortice che cattura contenuti rigurgitandoli
in laghi artificiali e giganteschi, ma stagnanti e stantii... La cultura della
modernità liquida non è più una cultura dell’apprendimento e
dell’accumulazione, è invece una cultura del disimpegno, della discontinuità e
della dimenticanza... lo sciame inquieto del Web inondandoci di soundbites e
immagini fagocita le discussioni e i pensieri reali" (Zygmunt
Bauman ).
La soluzione ? per alcuni il web potrà
funzionare solo reintroducendo elementi dell’ecosistema tradizionale e quindi
gli intermediari che diano "autorevolezza" alle informazioni, per
altri solo attraverso una presa di coscienza e libertà dalla "tirannia
dell'io", anzi dell' io-digitale ( digit-io ).
Criteri diagnostici secondo DSM IV ( in revisione )
La diagnosi secondo il criterio DSM IV richiede che almeno
cinque dei seguenti sintomi
siano presenti in modo tale da formare un pattern pervasivo,
cioè che rimane tendenzialmente costante in situazioni e
relazioni diverse:
1. Senso
grandioso del sé ovvero senso esagerato della propria importanza
2. È occupato/a
da fantasie di successo illimitato, di potere, effetto sugli altri
3. Crede di
essere "speciale" e unico/a, e di poter essere capito/a solo da
persone speciali; o è eccessivamente preoccupato da ricercare
vicinanza/essere associato a persone di status (in qualche ambito) molto alto
4. Desidera o
richiede un’ammirazione eccessiva rispetto al normale o al suo reale valore
5. Ha un forte
sentimento di propri diritti e facoltà, è irrealisticamente convinto che
altri individui/situazioni debbano soddisfare le sue aspettative
6. Approfitta
degli altri per raggiungere i propri scopi, e non ne prova rimorso
7. È carente di
empatia: non si accorge (non riconosce) o non dà importanza a sentimenti
altrui, non desidera identificarsi con i loro desideri
8. Prova spesso
invidia ed è generalmente convinto che altri provino invidia per lui/lei
9. Modalità
affettiva di tipo predatorio (rapporti di forza sbilanciati, con scarso
impegno personale, desidera ricevere più di quello che dà, che altri siano affettivamente
coinvolti più di quanto lui/lei lo è)
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Narcisistic
Personality Inventory
di Raskin, R.; Terry, H.
(1988). "Un'analisi
principali-componenti del Narcissistic Personality Inventory e un'ulteriore
prova della sua validità di costrutto". Journal
of Personality and Social Psychology, Vol 54 (5), 890-902.
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